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Ordinazione Diaconale, 1 maggio 2021

Collegio Urbano De Propaganda Fide - Ordinazione Diaconale, 1 maggio 2021

"Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo Gesù." (1Timoteo 3,13)


 Giuseppe Duong Ngoc Thuong (Vietnam)  In primo piano

L’anno formativo 2020-2021 del Collegio Urbano assume in sé dei momenti speciali, tra cui le ordinazioni diaconali. Fino ad oggi, sono state celebrate tre Messe con l’Ordinazione diaconale. L’ultima volta, il 1° maggio 2021 che segna anche una novità: dopo un lungo tempo di sospensione a causa dell’emergenza pandemica Covid-19. Il Collegio può riprendere la normalità a celebrare la S. Messa dell’Ordinazione diaconale nella Basilica di San Pietro come spesso si celebrava nei recenti anni passati, sebbene ancora si seguono le indicazioni di sicurezza sanitaria. Questa realtà incoraggia i diaconandi ad aprirsi alla grazia di Dio e sollecita la comunità a organizzare una fase nuova della formazione.
Già preparati spiritualmente con una settimana di ritiro, concluso con la Declaratio, Professione di fede e Giuramento (il 31 marzo 2021), i candidati sono pronti a ricevere il dono del Diaconato. L’universalità che, tradizionalmente, caratterizza la comunità del Collegio Urbano, ora si manifesta concretamente anche nella provenienza dei diaconandi: 24 candidati provenienti da 13 paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania.

Arrivato l’appuntamento previsto, sabato 1° maggio 2021, sin dal mattino, la comunità del Collegio si preoccupa e si organizza meglio per preparare la S. Messa che si celebrerà nel pomeriggio. Alle 14:15 tutti i membri sono già presenti nella Cappella della Cattedra dentro la Basilica di San Pietro in un ambiente molto di molto raccoglimento. Per facilitare la partecipazione di coloro che non possono essere presenti, la S. Messa è trasmessa in diretta sul canale YouTube Amici Urbano. Questa volta, siamo lieti di accogliere Sua Em. Rev.ma il Card. Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che presiede la S. Messa. Sono presenti anche S. E. Mons. Protase Rugambwa, Segretario e il Rvdo.Padre Ryszard Szmydki, Sotto Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
La S. Messa inizia alle 14:30 in forma solenne, accompagnata dal festoso coro dei seminaristi e, nel contesto liturgico della festa di San Giuseppe Lavoratore a cui è, particolarmente, dedicato quest’anno, la S. Messa porta anche un significato notevole. All’inizio della celebrazione, il Rettore del Collegio Mons. Vincenzo Viva rivolge il saluto da parte della comunità del Collegio Urbano al Cardinale Prefetto, il Segretario e il Sotto Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popolipresenta i candidati e il loro cammino formativo compiuto, chiede all’assemblea liturgica di pregare per loro e, in particolare, esprime le sue condoglianze e chiede all’assemblea di pregare per il diaconando Xaviour Anthony e la sua famiglia nell’India, che ha ricevuto la trista notizia della morte del fratello, proprio al mattino di questo giorno, a causa del Covid-19.
Nell’omelia, il Card. Tagle chiede all’assemblea di ringraziare Dio per il dono del Diaconato e, con parole di affetto e di gioia, ringrazia i candidati per la loro risposta generosa alla chiamata di Dio. Augura alle loro famiglie, le loro diocesi di provenienza dove la loro vocazione è stata coltivata e nutrita. Citando LM 29, sottolinea che la ricezione del Diaconato non è per il sacerdozio, ma per il servizio, i diaconi sono impegnati nel servizio della Parola e della carità. Il Concilio ricorda ai diaconi che possono svolgere il loro ministero in modo autentico solo se cammineranno sulla via, nella verità e vita del Signore, se scelgono altra strada falliranno.
I diaconi sono chiamati a essere i segni viventi di Gesù la cui signoria si esprime nell’umile servizio di tutti i fratelli. Interpretando il Vangelo di Giovanni, il Cardinale sottolinea l’invito di rimanere in Gesù, l’immagine della Vite e Tralci e la necessità della grazia del Signore: senza di me non potete fare nulla. Gesù stesso è la grazia. Gesù sa quanto sia facile, per i piccoli tralci che siamo noi, distaccarsi dalla vera vite e connettersi alle viti velenose. Poi rivolgendosi ai candidati, il Cardinale esorta: “cari candidati, guardatevi dalle viti che sembrano belle, attraenti, ma alla fine indeboliscono la nostra fede, l’amore e il servizio!”. Quando rimaniamo in Gesù, portiamo i frutti. Sono i frutti dello Spirito Santo. Questi frutti sono Gesù stesso che viene formato dalla Spirito Santo in noi. Rimanere in Gesù anche significa imitare Gesù nell’amare e nel servire. Il mondo e l’umanità soffre di falsi servitori che generano i frutti di orgoglio, dell’egoismo, della gelosia, della divisione e della violenza. “Per favore, cari diaconi, mostrate al mondo la grandezza del servizio che è frutto del vivere in Gesù!”.
Un altro frutto del vivere in Gesù è anche la collaborazione ministeriale. Basandosi sull’esempio di Paolo e Bàrnaba nonostante che, a volte, nasca discordia tra di loro, Paolo e Barnaba non distruggono il loro nome, al contrario, rimangono uniti nella stessa missione di proclamare il vangelo di Gesù. Infatti, il vangelo si diffonde in più villaggi attraverso i loro viaggi separati. Ci si può separare, fisicamente, ma rimanere, profondamente, uniti in un’unica fede, in un unico Signore e nell’unica missione. Alla fine, il Cardinale Tagle esorta, di nuovo: “Cari diaconi, non serviamo le nostre idee, i nostri nomi, e le nostre reputazioni, rimanendo nell’unica vite di Gesù, i tralci possono trovarsi in disaccordo senza distruggersi a vicenda!”. Finendo l’omelia, il Cardinale affida i candidati a Dio e alla intercessione di Maria e di Giuseppe, “gli umili servi di Dio che vivono ‘in’ e ‘per’ Cristo”.
Dopo l’omelia segue il rito dell’Ordinazione, momento che i candidati attendono dopo un lungo periodo preparativo. Emozionati nell’ascolto della chiamata del loro nome, i candidati rispondono generosamente “Eccomi!” tanto che la loro risposta rompe il silenzio della comunità orante. Il loro gesto di prostrazione davanti all’ altare, durante le Litanie dei santi, tocca i cuori di coloro che stanno pregando per loro. Prostrandosi a terra, i candidati sono consapevoli della loro assoluta sproporzione dinnanzi al dono che ricevono, ma si abbandonano nelle mani di Dio, quel Dio sta per prendere possesso del loro essere. Per l’imposizione delle mani del Card. Tagle, 24 candidati sono inseriti nel primo grado dell’Ordine Sacro, il Diaconato. 
Subito alcuni novelli diaconi preparano le offerte per la celebrazione dell’Eucaristia, distribuiscono l’Ostia Sacra con solenne concentrazione.  
Dopo la comunione, il rappresentante dei novelli diaconi, Don Peter Thavah Ameh, esprime la loro gioia e gratitudine, ringraziando Dio e tutti coloro che hanno contributo al loro cammino formativo. La S. Messa si termina così nella grande gioia e gratitudine!
Con questa Ordinazione diaconale, nella comunità del Collegio Urbano, abbiamo 24 novelli diaconi che sono pronti a servire.

Continuiamo ad accompagnarli nella preghiera. Auguri ai novelli diaconi e buon nuovo cammino nella Chiesa e per la Chiesa!  


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