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Festa della Maternità di Maria (01.01.2021)

Collegio Urbano De Propaganda Fide - Festa della Maternità di Maria (01.01.2021)

Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto»... (Luca 1:38)


 P. Wilhelm Kuno MÜLLER  In primo piano

          Nel Calendario della liturgia prima del Concilio Vaticano II, per il primo giorno del Nuovo Anno era prevista la festa della Circoncisione di Gesù. Con tutta l’importanza biblica e teologica della Circoncisione di Gesù, questa celebrazione non era conveniente come motto per il Nuovo Anno.  Il 1. Gennaio, per noi allora era una semplice celebrazione civile. Con la riforma del calendario, la festa della Circoncisione è stata sostituita con la festa odierna della Maternità della Vergine Maria, una riforma molto felice per la vita spirituale.

          Così oggi entriamo nel Nuovo Anno sotto la visione della Maternità di Maria, Madre di Gesù, Madre di Dio, Madre della Chiesa. Guardiamo a Maria come al simbolo della cosa più cara che ci sia, il simbolo di mamma, di amore, di tenerezza, di protezione, di accoglienza, di affermazione. Maria al portale del Nuovo Anno ci offre il messaggio antico e sempre nuovo, il messaggio che Dio è amore. Non avendo bisogno di niente, ha creato tutto ciò che esiste; ha voluto e creato l’uomo; dal Suo amore esuberante divino ha voluto che l’uomo fosse la sua immagine e partecipasse nella sua propria natura divina, la divinizzazione dell’uomo, il suo progetto originale; per realizzare il Suo progetto divino, nonostante il peccato dell’uomo, si è fatto uomo, scegliendo una mamma, chiedendo la cooperazione di Maria per incarnarsi come uomo. Per dire tutto di cui abbiamo bisogno, dire tutto il mistero della nostra esistenza e destinazione alla vita divina, la divinizzazione dell’uomo, basta dire “Ave, Maria!”.

          Entriamo nel Nuovo Anno 2021 con l’apprensione della Pandemia, chissà con preoccupazione per noi stessi, per i nostri cari, con tutti i problemi che questa epidemia causa per noi e per la comunità… Entriamo con entusiasmo e la volontà di impegnarci, pur consapevoli delle nostre debolezze, dei nostri peccati, della mancanza di speranza, di amore… Ma entriamo con la memoria di Maria, la Madre di Dio e nostra madre, la profezia che Dio vuole la salvezza di tutti. 

          Il vangelo di oggi menziona la circoncisione di Gesù, con la quale egli diventa ufficialmente membro del popolo di Dio, figlio di Abramo, capace di essere mediatore tra Dio e l’umanità, nostro Salvatore.

          Gli viene imposto il nome di Gesù, il nome scelto da Dio stesso, già annunciato tre volte nei messaggi a Maria e a Giuseppe, “perché egli redimirà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1,21). È impressionante l’insistenza su questo Nome, che indica la sua missione, promessa fermissima di salvezza per tutti. 

          Non bisogna menzionare che le Sue promesse, assicurazioni di salvezza, hanno bisogno della nostra cooperazione. Dio ci ha creati senza noi, non vuole salvarci senza o contro di noi, contro la nostra volontà e cooperazione. È molto poco ciò che domanda da nostra parte, comparato con ciò che Egli promette un niente (nel linguaggio biblico era una piccola mela)! Ma rimane necessaria la nostra cooperazione.

          Non lamentiamoci della situazione attuale. Non aspettiamo fino alla fine della Pandemia. Viviamo Hodie! Oggi! Nel corso della nostra vita incontreremo tante situazioni incomode. Dobbiamo rispondere e crescere nel Hodie, nell’Oggi, non nel CrasDomani! Qualunque sarà la situazione, dobbiamo rispondere, vivere nella situazione, crescere, maturare in ogni situazione! Dipende da noi che cosa saremo! Dobbiamo diventare e rimanere maestri di noi stessi, con la responsabilità di impegnarci generosamente per la realizzazione del meraviglioso progetto di Dio per noi.

          La lettura dal Libro dei Numeri (6,22-27) ci invita a vedere la nostra vocazione nel ‘porre il Nome di Dio sugli Israeliti e di benedirli’. Mi fa pensare all’ideale del Buddhismo, inculcato nelle sue liturgie, di “emanare benevolenza a tutti gli esseri”. Che cosa potrebbe essere il mondo, se si volesse da ogni parte praticare tale ideale!  Tiriamo avanti benedicendo Dio nell’armonia della sua creazione, emanando benevolenza su tuti gli esseri, progredendo con determinazione, generosità, disciplina, controllo di noi stessi! E Maria, la Madre di Dio, Madre della Chiesa, nostra Madre ci accompagni, mentre noi la invochiamo con il nostro motto sempre attuale ed effettivo “AVE, MARIA!”

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