LA FESTA PATRONALE DEL COLLEGIO

Cantate opere di Dio, benedite il Signore per l’infinita sua bontà

Jacques Kassifa, Benin, I anno Comunità

La festa patronale del Collegioètradizionalmente fissatanella solennità dell’Epifania. Avendo tutto il Collegio partecipato alla Santa Messa del 6 gennaio presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro, è stato opportuno rinviare al 12 gennaio la festa così importante per noi propagandisti.Alle 17.30, sotto grande acclamazione è iniziata la processione per la messapresieduta da Sua Eminenza il Cardinale Fernando Filoni e messa ancor più in luce dalla presenza di molti onorabili ospiti. LeLoro Eminenze i Signori Cardinali Francis Arinze e George Pell e S.E. Mons.BarthélemyAdoukonou, ex-alunni del Collegio, insieme alle Loro Eccellenze Mons. Savio HonTaiFai e Mons.ProtaseRugambwa,al Rettore Magnifico ealcuni professori dell’Università Urbaniana,a tanti altri sacerdoti, suore,ai Sigg.Ambasciatori del Benin e di Timor Est e altri laici. Una presenza che ci ha molto onorato. Nella sua allocuzione all’inizio della liturgia eucaristica, il Rettore, Monsignor Vincenzo Viva, dopo i sui gioiosi e cordiali saluti, ha fatto une breve cronistoria di questa festa patronale che, negli esordi, venerava i Re Magi. Venivano composti allora dei poemi lirici e canti nelle lingue originali degli alunni, simbolizzando così non solo la loro provenienza ma soprattutto la ricchezza culturale nella sua varietà. Oggigiorno, invece, la festa si manifesta con altre forme celebrative ed è sempre occasione per dire grazie a Dio, celebrare la gioia di vivere in famiglia e ringraziare il nostro Dicastero che ci sostiene. Dalcanto suo, S.Em. Card. Fernando Filoni, nell’omelia, ha vivamente espresso la sua grande gioia e soddisfazione per il servizio liturgico fatto dagli alunni del Collegio Urbano durante la Santa Messa del 6 gennaio attorno a Papa Francesco. Dopo di che ci ha invitati a prendere coscienza di essere «il futuro della chiesa» e partecipi di Cristo, mantenendo santa sino alla fine la fiducia ricevuta fin dall’inizio. Perciò, se oggi ascoltiamo la voce del Signore, non induriamo il nostro cuore. Dopo l’ufficio divino, è seguita la cena festiva nel refettorio durante la quale gli alunni della Corea e dell’Uganda ci hanno rinvigoriti con le loro presentazioni folkloristiche.Quindi, il prefetto degli alunni, Robert Ssekate, nel suo discorso, ha fatto a tutti gli auguri di una gioisa festa e di un felice anno nuovo. Giunta alla sua fine, la festa si è conclusa con il ringraziamento del Rettore e la benedizione del nostro Cardinale.

Jacques Kassifa, Benin, I anno

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