LA MESSA A VERANO PER I DEFUNTI

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La messa per i defunti della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli

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 Adugba Mathias Ashinoitian, Nigeria, III anno  Comunità

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Il 17 novembre 2016, tutta la famiglia della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli si è recata al cimitero monumentale del Verano per ricordare i defunti e i benefattori. Tutta la direzione di propaganda fide, rettori, seminaristi e sacerdoti dei collegi pontifici si sono radunati nel cimitero dove sono sepolti alcuni propagandisti e benefattori, per elevare a Dio preghiere in suffragio dei cari defunti.

Tutto è iniziato con la preghiera nella cappella del cimitero, dove sono sepolti alcuni propagandisti e benefattori. Con voci unanimi, tutti i presenti hanno offerto le intenzioni di preghiera per tutti coloro che hanno lasciato questo mondo, specialmente per un sacerdote cinese tornato nella casa del Padre pochi giorni fa.

Dopo questa  preghiera, tutti si sono recati nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura per la celebrazione eucaristica presieduta da S.Em. card. Fernando Filoni. Durante l’omelia basata sulle letture del giorno (Ap 5,1-10; Lc 19,41-44), il Cardinale ha preso spunto dal vangelo ed ha evidenziato il pianto di Gesù su Gerusalemme che sarebbe stata distrutta per non aver riconosciuto il giorno della salvezza, facendo il paragone con il lamento del libro dell’Apocalisse a causa della mancanza di uno degno ad aprire il libro. Però, «c’è la consolazione» – ha detto il cardinale – «l’Agnello che è il simbolo della nostra redenzione». Collegando anche ciò con il servizio missionario, ha continuato  dicendo che siamo aiutati dalla preghiera dei santi (cioè le coppe), per poter annunciare quel libro che è il Vangelo da portare in missione, l’Agnello stesso immolato donato per la nostra salvezza. Questa visione dell’apostolo Giovanni ci mostra anche l’ecclesialità perché comprende gli uomini di ogni tribù, nazione e lingua.Infine ha sottolineato il senso della preghiera per i defunti missionari, per cui ci siamo radunati, secondo la tradizione annuale di Propaganda Fide. Ricordando quelli che hanno dato la propria vita per il Vangelo, ha esortato i presenti ad andare avanti a compiere il sogno di Gesù per la sua Chiesa: «La nostra fede ci insegna che la morte non è la fine in sé, ma apre la porta alla vita eterna. Dunque, la vita è cambiata, non finita. Con questa speranza siamo certi di rivedere i nostri cari defunti lì dove anche noi li seguiremo un domani. Un giorno come questo, ci fa riflettere davvero, non soltanto sul destino dei defunti ma anche sul nostro – prepariamoci dunque perché nessuno sa né il giorno né l’ora».

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LE TENDE SONO LEVATE …

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VIVA VIVA URBANO!!! Vincitore del Clericus Cup 2017

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Seminaristi a scuola di ecumenismo

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Auguri ai Nuovi Diaconi

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IL COLLEGIO URBANO BATTE IL COLLEGIO ALTOMONTE 2-0.

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