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Messaggio alla Diocesi di Albano

Collegio Urbano De Propaganda Fide - Messaggio alla Diocesi di Albano

Il Rettore Mons. Vincenzo Viva nominato Vescovo di Albano


 PCU  Notizie

Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Albano,

nel giorno in cui viene annunciata la scelta del Santo Padre Francesco di nominarmi pastore della Diocesi di Albano, desidero raggiungervi con il mio primo saluto e condividere con voi alcuni sentimenti che affollano il mio cuore. Desidero anzitutto dirvi dal profondo del cuore: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! (cf. 2 Cor 1,2). Non posso, poi, nascondere il senso di timore e trepidazione che ancora provo in questi giorni di grazia e di travaglio, ma anche i miei sentimenti di fiducia, di disponibilità e consegna di me stesso alla volontà di Dio Padre che si è espressa per me e per voi nella scelta di Papa Francesco. Ho risposto, perciò, con umiltà e semplicità, dicendo il mio “Eccomi”, pur consapevole di miei tanti limiti umani e spirituali. Sono certo, però, che la grazia e la misericordia del Signore Gesù non mancheranno.

Vi saluto con grande affetto e col desiderio di incrociare presto i vostri volti. Vengo in mezzo a voi, come fratello e pastore. Impareremo a conoscerci, a condividere i doni del Signore, a leggere i segni dei tempi e a camminare insieme. Proveremo a ravvivare in noi la vocazione e la missione degli apostoli, chiamati a proclamare con la vita la bellezza del Vangelo, a prenderci cura di ogni debolezza, a raggiungere con entusiasmo tutti i fratelli e a fare ciò che Gesù ha fatto, confidando in Dio Padre (cf. Mt 10, 1-15). Ci guideranno in questo cammino i grandi insegnamenti del Concilio Vaticano II e l’Evangelii gaudium di Papa Francesco.

Sono cosciente di inserirmi, in punta di piedi, in una Chiesa ricca di storia, viva e ben organizzata, che è stata guidata finora con amore e lungimiranza dal carissimo Card. Marcello Semeraro, a cui rivolgo il mio affettuoso e filiale saluto, ringraziandolo per tanto bene che ha seminato in questi anni. Saluto anche con deferenza Sua Eminenza il Card. Agostino Vallini, gli Eccellentissimi vescovi Mons. Gaetano Bonicelli e Mons. Paolo Gillet, che hanno servito generosamente la Chiesa in Albano, come anche Sua Eminenza il Card. Angelo Sodano, Cardinale titolare della diocesi. Ricordo nella mia preghiera il defunto vescovo Dante Bernini, di venerata memoria, e la lunga schiera di tanti illuminati pastori che hanno guidato il cammino della Chiesa di Albano lungo i secoli. Giunga il mio caloroso saluto in modo speciale ai presbiteri, primi collaboratori nel ministero, ai diaconi e ai seminaristi, a cui desidero dedicare le mie cure più profonde. Ho appreso con gioia che la Diocesi di Albano è particolarmente ricca di comunità religiose, di uomini e donne consacrati a Dio in carismi speciali e variegati: lodo il Signore per questo dono e faccio affidamento sulla vostra preghiera, specialmente su quella delle sorelle e fratelli claustrali.

La Chiesa di Albano è caratterizzata da una forte e bella pluralità, non solo nel clero e nella vita religiosa e consacrata, ma anche nel laicato che si esprime in tante forme associative e movimenti. Il mio pensiero, la mia preghiera e il mio affettuoso saluto vanno a tutto il popolo di Dio delle città e dei comuni nel territorio diocesano, alle parrocchie e alle famiglie, specialmente ai ragazzi e ai giovani, agli anziani e a tutti coloro che per qualche ragione soffrono oggi nel corpo o nello spirito e sono provati dalla malattia, dalla solitudine, dall’esclusione o dalla povertà. Mi affido fin da adesso alla vostra preghiera. Estendo un deferente saluto ai rappresentanti della vita pubblica e sociale, alle autorità civili e militari, a quanti operano nel mondo della scuola, della cultura e del lavoro, con i quali desidero condividere la preoccupazione e l’impegno per la costruzione di una società più solidale, giusta e umana.
Sono figlio di emigranti pugliesi in Germania e le mie origini sono umili. La mia formazione a Francoforte e successivamente in Italia, tra il Salento e Roma, mi hanno insegnato sin da piccolo l’apertura agli altri, la valorizzazione delle diversità, la concretezza del lavoro. Anche negli anni del mio ministero sacerdotale, specialmente come rettore del Collegio Urbano in Roma a contatto con tanti seminaristi e presbiteri provenienti da ogni parte del mondo, come anche nell’insegnamento all’Accademia Alfonsiana e all’Università Urbaniana, ho respirato l’aria dell’accoglienza reciproca, dell’entusiasmo evangelico delle giovani Chiese, dell’universalità e delle diverse culture. Vorrei rivolgere perciò il mio particolare saluto a quanti vivono anche nel territorio della Diocesi di Albano qualunque esperienza di emigrazione, di preoccupazione per il lavoro e per un futuro migliore dei loro figli, di lontananza dalle loro terre. Saluto con rispetto i rappresentanti e i fedeli che appartengono ad altre confessioni cristiane o ad altre religioni, come anche quanti non si riconoscono in nessuna religione, ma con cui ci accomuna la ricerca dell’autentico bene umano. Di tutti mi sento compagno di viaggio.

Porterò nel mio ministero nella Chiesa di Albano l’esperienza pastorale molto bella che ho fatto nella mia amata Diocesi di Nardò-Gallipoli e in terra di Puglia, nella Facoltà Teologica Pugliese. Vorrei continuare ad esprimere nel mio nuovo ministero i valori genuini che mi ha trasmesso questa terra benedetta dal Signore con la sua gente cordiale e laboriosa. Mi sento espressione del mio clero diocesano e invoco la speciale intercessione di San Giuseppe da Copertino e dei Patroni della mia diocesi d’origine. Mi saranno di incoraggiamento la memoria e l’esempio dei santi vescovi e presbiteri che ho conosciuto, ma anche di tanti laici dedicati alla preghiera e al servizio.

Ora sono chiamato dal Signore a servire la Chiesa di Albano, alla quale ho aperto il mio cuore e per la quale già sto pregando in questi giorni. Mi rallegro che in questa antica Chiesa è passata la testimonianza di tanti santi, beati e venerabili. Li invoco tutti come intercessori per il cammino che faremo insieme, specialmente mi affido a Maria Santissima, che nella Città di Albano è invocata come Madonna della Rotonda, e ai Santi Patroni della Diocesi San Pancrazio, San Senatore e Santa Maria Goretti. La Provvidenza ha voluto che la mia nomina avvenisse nel giorno della solennità del Sacro Cuore di Gesù, a cui mi lega una particolare devozione sin da quando ero seminarista a Roma, all’Almo Collegio Capranica. Nel cuore aperto e ferito di Gesù troviamo una buona scuola della misericordia divina, della mitezza e dell’umiltà, della sollecitudine del Buon Pastore. Chiedo al Signore di far battere il mio cuore per tutti voi con gli stessi sentimenti di Gesù, che per amore si è fatto servo di tutti (cf. Fil 2, 5-11). Pregate per me e per la nostra Chiesa di Albano. Di cuore vi benedico tutti.

Roma, 11 giugno 2021

+ Vincenzo, Vescovo eletto di Albano


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